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Tutto quello che devi sapere su detrazioni 2020 e sconto in fattura | ECOBONUS 110%

Agevolazioni per migliorare l’efficienza energetica degli immobili: ecco tutti i dettagli sul super ecobonus 110% previsto dal Decreto Rilancio:



l Decreto Rilancio tra le misure fiscali a sostegno di imprese e cittadini prevede il super ecobonus 110%. La possibilità di ottenerlo è scattata dal primo luglio 2020: l’obiettivo da una parte è alleggerire i costi di restauro, adeguamento energetico e sismico dei proprietari di abitazioni, dall’altro favorire la ripartenza dei cantieri.

Il 16 luglio la misura è stata confermata con la legge di conversione del DL Rilancio, che ha previsto l’estensione del super ecobonus 110% fino al 2022 per l’edilizia popolare, oltre a permettere ai contribuenti di fruire della misura anche per due abitazioni. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si dovranno attendere i provvedimenti attuativi dell’Agenzia delle Entrate e del Mise – Ministero dello Sviluppo Economico.


Che cosa è il nuovo ecobonus contenuto nel Decreto Rilancio?

Detto anche Super bonus 110%, è un provvedimento che vuole imprimere una fortissima accelerazione all’attività di riqualificazione edilizia in brevissimo tempo indirizzandola verso la cosiddetta transizione energetica. In parallelo è previsto il sisma bonus 110% finalizzato alla riduzione del rischio sismico degli edifici di buona parte d’Italia.


Dove trovo il provvedimento?

E’ contenuto nel Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 128 del 19 maggio, che è entrato subito in vigore. Il provvedimento contiene misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociale connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. 


Quali sono gli obiettivi dell’ Ecobonus 110 %?

Creare occupazione e riqualificare dal punto di vista energetico il patrimonio immobiliare, in particolare i condomini e le case unifamiliari di proprietà. Sono milioni di edifici che in genere rappresentano dei veri e propri buchi energetici. Se l’operazione avrà successo, si otterranno edifici energeticamente più efficienti, meno inquinanti e più confortevoli. Un effetto non secondario dell’operazione è l’incremento di valore dell’immobile.


Quali sono gli strumenti di lancio dell’ecobonus 110 %

Sono gli articoli 119 e 121 contenuti nel Decreto-Legge Rilancio:

– Art. 119 Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.

-Art. 121 Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile.


Che cosa prevede l’articolo 119?

Contempla l’innalzamento delle agevolazioni per alcuni interventi già previsti  dell’ecobonus e del sismabonus fino al 110% delle spese documentate, e sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, con possibilità per:

  • Persone fisiche

  • Condomini

  • IACP

  • Cooperative di aggregazione

  • Enti senza scopo di lucro per l’utilità sociale

  • Associazioni sportive dilettantistiche

Di detrarre tale 110% dalle proprie tasse in 5 anni di tempo.


Che cosa dice l’articolo 121?

L’articolo 121, prevede la trasformazione delle detrazioni fiscali del 110% delle spese documentate, e sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, in sconto in fattura e in credito di imposta cedibile senza limiti “ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari”.


In quale periodo di tempo vanno eseguiti i lavori per poter accedere all’ ecobonus 110 %

I lavori vanno eseguiti dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021


Chi sono i beneficiari dell’ecobonus 110 %

Sono:

  • Persone fisiche

  • Condomini

  • IACP

  • Cooperative di aggregazione

  • Enti senza scopo di lucro per l’utilità sociale

  • Associazioni sportive dilettantistiche

Cosa si intende per condomini nel nuovo ecobonus?

Sulla base dei precedenti chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, per condominio si intende qualsiasi edificio, anche senza amministratore, diviso in diverse unità abitative autonome, dotate di determinate caratteristiche; in particolare di parti comuni.


A quali edifici si applica?

  • Prime e seconde case in condominio

  • Prime e seconde case unifamiliari.

  • Unità interne a edifici plurifamiliari (a patto che abbiano ingresso privato e siano indipendenti.

A quali edifici non si applica?

Sono escluse dal bonus le categorie catastali:

  • A1

  • A8

  • A9

Quali interventi complessivi sono necessari per ottenere l’ecobonus 110 %?

Gli interventi inclusi nel bonus sono:

  • Coibentazione con isolamento a cappotto

  • Sostituzione degli impianti di riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda

  • Messa in sicurezza antisismica dell’edificio

  • Installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici

  • Interventi di demolizione e ricostruzione in chiave di risparmio energetico


Cosa si intende per demolizione e ricostruzione per accedere ad ecobonus?

Demolizione e ricostruzione di un edificio, possono essere coperte dal bonus 110%, a patto che, nel titolo edilizio rilasciato, sia ben chiaro che si tratta di una ristrutturazione.

La volumetria dell’edificio, dopo la ricostruzione, DEVE essere inferiore a prima della demolizione.


Quali prestazioni energetiche deve raggiungere l’intervento?

Requisito indispensabile è che l’edificio faccia un salto di due classi energetiche testimoniato dall’Attestazione di Prestazione Energetica rilasciata da un tecnico abilitato “nella forma di dichiarazione asseverata”. Copia dell’asseverazione verrà inviata ad Enea per via telematica. Il Ministero dello Sviluppo economico dovrà emanare un Decreto per fissare la forma dell’asseverazione, entro 30 giorni dalla data di conversione in legge del Decreto Legge n. 34.


Il cappotto termico va installato in tutta la casa? 

In generale, per rientrare nel bonus, gli interventi di isolamento termico delle superfici opache, devono coprire almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio.


Ci sono regole per i materiali isolanti del cappotto termico?

L’intervento deve essere realizzato con materiali isolanti che rientrino nei criteri ambientali minimi, certificati CAM.


Come si calcola la superficie disperdente dell’edificio?

La superficie sulla quale dovrai calcolare l’intervento di isolamento (che dovrà coprire almeno il 25%), è quella dell’intero edificio costituito da tutte le unità immobiliari che lo compongono.


Qual è il ruolo del termotecnico nei lavori da ecobonus 110 %?

Avrà un ruolo fondamentale. Egli è il tecnico che deve analizzare la situazione dell’edificio precedente all’intervento, suggerire gli interventi più opportuni, il rispetto dei requisiti tecnico normativi di legge del progetto e dell’intervento, e la situazione post intervento e redigere la “dichiarazione asseverata”, oltre alla certificazione di prestazione energetica APE.

In essa dovrà asseverare la congruità delle spese sostenute. A tal fine si attende anche un decreto ad hoc del Ministero dello Sviluppo economico.


Quando va fatta la certificazione energetica APE?

Per rientrare in ecobonus 110%, il passaggio di due classi energetiche dovrà essere attestato da due certificazioni energetiche APE:

  • Certificato APE, prima dei lavori

  • Certificato APE, dopo i lavori

Nell’articolo sotto, ti spiego come funziona il certificato APE:


Quali altre condizioni sono necessarie per l’ecobonus 110 %?

Se il contribuente esercita l’opzione di cessione del credito o di sconto sul corrispettivo prevista dall’art. 121, egli deve ottenere il visto di conformità da parte di un dottore commercialista o di un CAF che attesta la sussistenza dei requisiti che danno diritto alla detrazione di imposta. Lo prevede l’art. 119, comma 11.


Cosa succede se i requisiti del bonus non vengono raggiunti, o ci sono degli errori?

Qualora sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, l’Agenzia delle entrate provvederà al recupero dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante nei confronti del responsabile in solido (il cliente).

La somma da restituire, sarà maggiorata sulla base degli interessi maturati, oltre alle sanzioni previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471.

Proprio per questo, per evitare brutte sorprese, è importante fare molta attenzione.

Il tuo progetto di riqualificazione dovrà essere chiaro, progettato con la massima cura, e rispettare le tue esigenze di comfort e tutti i requisiti del bonus.


Quali sono i massimali di spesa ammissibili per gli interventi complessivi?

  • I condomìni da due a otto unità immobiliari dovrebbero poter spendere fino a 40mila euro per unità (20mila in caso di sostituzione della vecchia caldaia).

  • Per i condomini di nove unità, il tetto dovrebbe scendere invece a 30mila euro (15mila per la sostituzione della caldaia).

  • Le case unifamiliari e plurifamiliari, potrebbero vedere un tetto di 50mila euro per unità.


Posso detrarre infissi e serramenti con ecobonus 110%?

Gli infissi rientrano negli interventi “trainati”, che possono accedere ad ecobonus 110%, attraverso un intervento di coibentazione più complesso, che porti al miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio.


Quali sono gli interventi ‘trainati’, che se inseriti all’interno dell’intervento complessivo, possono essere agevolati con la detrazione dell’ecobonus 110 %?

L’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari sono compresi se l’intervento è eseguito congiuntamente a quello complessivo che consente l’ottenimento dell’ecobonus.

I serramenti possono contribuire al raggiungimento del salto di due classi energetiche che dà diritto all’ecobonus 110%.

Interventi “trainanti” e “trainati”: quali sono, e cosa significa?

Abbinati a lavori di isolamento termico o sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione, sarà possibile far rientrare nell’ecobonus 110% i seguenti interventi:

  • Sostituzione di serramenti ed infissi

  • Schermature solari

  • Installazione di caldaie a biomassa

  • Installazione di caldaie a condensazione di classe A

  • lavori di riqualificazione globale dell’edificio, che rispettino i requisiti specifici descritti sul sito ENEA.

  • Installazione di impianti fotovoltaici, inclusi gli accumulatori

  • Installazione di colonnine di ricarica per  veicoli elettrici

Posso detrarre anche persiane e tapparelle con ecobonus 110%?

Sì, a patto che si tratti di interventi trainati da interventi principali di riqualificazione energetica complessiva, previsti, e adeguati alle regole del bonus 110.


Quale è la ripartizione nel tempo della spesa degli infissi e delle schermature inseriti nell’intervento complessivo?

Sia nel caso di utilizzo diretto della detrazione che nel caso di cessione del credito di imposta, il periodo di detrazione dovrebbe essere di 5 anni. 


Quali sono i requisiti per i materiali da rispettare per l’ecobonus 110 %?

Non è previsto nulla di specifico salvo per i materiali isolanti per il cappotto termico che devono rispettare i CAM-Criteri ambientali minimi.


Quali dovranno essere i valori di trasmittanza termica che gli infissi dovranno rispettare in questo caso?

I valori dovranno essere quelli attualmente previsti per l’ottenimento dell’ecobonus. Tuttavia il decreto richiama l’emanazione di apposito provvedimento, per altro già atteso da tempo, in cui potrebbero esserci delle novità in merito.


Nel caso di un’unità immobiliare, è possibile ottenere il salto di due classi energetiche installando un adeguato impianto per il riscaldamento, il raffrescamento e la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore e nuovi serramenti ad alta efficienza energetica?

Solo un termotecnico che analizza l’edificio dal vivo può fornire una risposta corretta sull’ammissibilità e l’efficacia dell’intervento.  Ci saranno casi in cui l’evidenza sarà immediata, sia in senso positivo che negativo. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, e viste le notevoli cifre in gioco, varrà la pena di commissionare un apposito studio in dettaglio, con tanto di assunzione di responsabilità.

Cessione del credito e sconto in fattura sono meccanismi previsti art. 121 del Decreto Rilancio intitolato “Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile.”


Che cosa è la cessione del credito?

La cessione del credito prevista dall’art.121 consiste nella possibilità, per il cliente che ha sostenuto le spese, di attualizzare immediatamente il valore dell’incentivo cui avrebbe diritto, cedendolo a un soggetto terzo, che comprende anche banche come BNL e Unicredit. La novità del decreto in questione è quella di consentire che tale soggetto terzo sia una banca o una società finanziaria, e cioè che detto diritto possa essere monetizzato.


Che cosa è lo sconto in fattura?

Lo sconto immediato in fattura è a tutti gli effetti una ‘cessione del credito’ immediatamente concessa dal fornitore al momento stesso dalla fornitura; la detrazione fiscale connessa all’intervento e destinata a chi sostiene la spesa, viene ceduta al fornitore il quale, in cambio, decurta la sua fattura applicando uno sconto ‘fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto’


Che cosa prevede l’art. 121 del Decreto Rilancio

L’art.121, promuove entrambe i meccanismi; in più, consente una illimitata circolazione del credito, cosa precedentemente limitata a soli due passaggi.


Quali interventi sono coperti da sconto in fattura e cessione del credito previsti dall’art.121?

Lo sconto in fattura e la cessione del credito sono applicabili a tutti gli interventi che fanno capo al cosiddetto Bonus Casa, all’Ecobonus (sia nella forma tradizionale sia nella nuova introdotta dall’articolo 119), al SismaBonus, al Bonus facciate introdotto dalla scorsa legge di bilancio, all’installazione di pannelli fotovoltaici (che godano di incentivazione ai sensi dei commi 5 e 6 dell’art.119), all’installazione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche.


Potete essere più dettagliati?

Ecco gli interventi agevolati e coperti da cessione del credito e sconto in fattura:

  •  Recupero del patrimonio edilizio

  •  Efficienza energetica

  •  Adozione di misure antisismiche

  •  Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti

  •  Installazione di impianti fotovoltaici

  •  Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici


Quali sono i requisiti dello sconto 110% con Sismabonus?

Le detrazioni, pari al 110%, si applicano anche in caso di messa in sicurezza degli edifici attraverso Sismabonus.

Per accedere al bonus per la messa in sicurezza, è necessario che l’edificio, abitazione o attività produttiva, si trovi all’interno di un’area sismica ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3).

Il Sismabonus si applica alle spese sostenute dal 1° luglio 2020, al 31 dicembre 2021.


In quale periodo temporale devono essere stati effettuati tali interventi?

La possibilità si riferisce alle spese sostenute tra il 1° Luglio 2020 al 31 dicembre 2021.


Che cosa posso compensare con il mio F24 se decidessi di coprire autonomamente le richieste dei clienti?

I tributi che rientrano negli F24 ordinari e accise sono utilizzabili per la compensazione. Quindi: IVA, IRES, IRAP, IMU, TARI, Contributi INPS e INAIL, IRPEF dipendenti e assimilati, Ritenute e Accise. Esiste un limite massimo cumulativo da rispettare che è stato portato a 1 milione di euro dall’art. 147 del DL Rilancio Incremento del limite annuo dei crediti compensabili tramite modello F24.


Si possono recuperare anche le spese accessorie (come i costi professionali)?

Sì, le spese professionali sono coperte dal super bonus 110%, a patto che tutto rientri nei requisiti del bonus.


Quando sono autorizzato a compensare?

Sulla disponibilità effettiva del credito, il Decreto non si pronuncia; nel caso del precedente (L.205/2018) il credito maturava a marzo dell’anno successivo l’intervento. Nel caso dell’art.10 del DL Crescita del 2019 (cosiddetto Sconto immediato) il credito era immediatamente utilizzabile.


Devo far sottoscrivere al cliente un contratto con il quale egli/ella mi cede il credito di imposta da ecobonus?

Più che un ‘contratto’ direi che il cliente dovrebbe esibire la ricevuta dell’avvenuta cessione che viene stampata dal portale dell’Agenzia. Quindi sarà il cliente a doversi munire del proprio PIN ed effettuare la comunicazione dell’avvenuta cessione.


Se in un certo anno non posso compensare, che cosa succede ai crediti di imposta di quell’anno?

Nella versione definitiva che è stata approvata, una rata che non è stato possibile utilizzare in compensazione viene persa.


Devo cedere tutto il credito di un’operazione o posso cederne una parte e una parte tenermela per me?

Per analogia con i meccanismi attualmente in essere, il credito può essere ceduto in tutto o in parte. Tuttavia, sarà meglio aspettare eventuali pronunciamenti dell’Agenzia.

Il credito d’imposta e’ usufruito con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non puo’ essere usufruita negli anni successivi, e non puo’ essere richiesta a rimborso.


Decidessi di applicare lo sconto in fattura, posso decidere la percentuale da applicare? C’è un massimale da rispettare?

Il capoverso a) del comma 1 parla di ‘un contributo sotto forma di sconto’, non fissando un obbligo sulla ‘quantificazione’ di detto sconto, solo specificando che non potrà superare il valore del corrispettivo. Sicuramente questo punto verrà meglio chiarito in futuri provvedimenti dell’Agenzia.


Cosa significa importo massimo? E come si calcola la detrazione?

L’importo massimo di cui si parla in ecobonus 110%, è letteralmente la spesa massima su cui si calcolerà il bonus, e le relative detrazioni.

Esempio: 50.000 euro sarà l’importo massimo su cui si calcolerà il 110%, ottenendo un massimo di 55.000 euro di detrazione.


Se il cliente ha dichiarato cose non veritiere all’Enea, quali sono i rischi?

Il principio generale è che la responsabilità della singola cessione sia sempre in capo al cedente e non al cessionario. Quindi l’azienda non rischia se il cliente dichiara il falso. Essa rischia quando dovesse a sua volta cedere il credito in modo scorretto. Al comma 7 viene però richiamata una ‘responsabilità in solido del fornitore’ nel caso in cui sia accertato un concorso nella violazione. Va sottolineato che l’articolo 119 che regola il Superbonus chiede esplicitamente che il professionista incaricato sia responsabile ANCHE degli aspetti economici della transazione, per evitare abusi. Tuttavia, questa clausola vale solo per il Superbonus e non per tutte le altre detrazioni che potrebbero essere oggetto di cessione.



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